giovedì 16 gennaio 2014

Besciamella all'olio extravergine d'oliva

Siamo già a metà gennaio e nella palestra sotto casa il numero degli iscritti aumenta visibilmente, lo so non perché ci vado, ma perchè mi capita spesso di passarci davanti e grazie ai grandi vetri istallati all'ingresso che ti permettono di guardare le persone all'interno ed hanno la subdola funzione di invogliarti a provare uno di quegli attrezzi all'ultima moda che promettono meraviglie, posso testimoniare la flessione in positivo del fitness di inizio anno.
A volte tiro dritto, altre volte ci butto un occhio e pur sapendo che il movimento fa bene, non mi decido mai ad entrare. 
La palestra non mi è mai piaciuta, soprattutto il reparto degli attrezzi e forse anche le persone un po' fissate che frequentano quell'area.
Una volta sono rimasta sul tapirulan quasi quaranta minuti, pur avendo ricevuto istruzioni sul suo uso, facevo aumentare la velocità invece di fermare la macchina infernale e visto che avevo di fianco due tipe super toniche, con i capelli legati alla perfezione, di quelle con gli auricolari per ascoltare la musica , abbigliamento ultima moda e asciugamano al collo, mi vergognavo di chiamare per l'ennesima volta l'istruttore.
Quando la mia folle corsa si è conclusa, grazie al pulsante di emergenza, barcollavo come un ubriaca ed avevo una sensazione di nausea fortissima, sono rimasta seduta nello spogliatoio venti minuti appoggiata al muro, ripetendo nella mia testa che mai ci sarei risalita e così è stato. 
Negli anni ho optato per altre attività ma sempre per brevi periodi, uno dei miei difetti è la poca costanza soprattutto se mi obbligo a fare le cose che non mi piacciono, dopo un po' mi annoio e cambio o mollo.
Così c'è stato il periodo aerobica (erano gli anni '90 ora si chiama in altro modo!) divertente ma non il massimo per la schiena che già dava segni "di cedimento", poi il periodo pilates parecchi anni dopo ed infine il risveglio muscolare, inventano davvero nomi assurdi per non farti sentire vecchio.
Mentre scrivo mi accorgo che le attività svolte indicano gli anni che passano!? 
Ho iniziato con aerobica e sono finita con risveglio muscolare, diciamo che era un corso per adulti!
La cosa che mi sconvolge sempre sono gli istruttori della palestra, a volte sono poco ferrati poco attenti agli allievi presi ad osservarsi allo specchio e altre volte sono così preparati e convinti che sembra stiano allenando la squadra dei marines di Full Metal Jacket; da schiantare a terra dopo il terzo urlo... una via di mezzo c'è, ma è rara!
Tutta questa manfrina per parlare di gennaio il mese dello sport per eccellenza, delle mille diete sui giornali, tutto per scrollarsi di dosso i chili e i sensi di colpa delle feste natalizie ed io per andare fuori tema oggi dedico un post ad una salsa: la Besciamella.
La ricetta classica di questa salsa prevede il burro ma per renderla più light e secondo me più buona uso l'olio extravergine d'oliva che la rende eccezionale.
La ricetta me l'ha data mia zia Annamaria, una grande cuoca, da cui ho attinto nel tempo e le sue dritte hanno sempre avuto successo.
La salsa l'ho già usata in qualche ricetta, postata in passato ma ho voluto dedicargli un post apposito.
L'invenzione della Besciamella qualcuno la attribuisce ad un conte francese tale Louis de Béchameil ma qualcun altro ricorda che questa salsa nasce in toscana e fu importata in Francia da Caterina de'Medici, al di là della solita diatriba Italia - Francia, dovremmo guardare il buon uso che nel tempo è stato fatto di questa salsa morbida e vellutata eppure semplice da preparare.
La Besciamella è una salsa versatile, formidabile in molti piatti, uno per tutti: la lasagna!

Besciamella all'olio extravergine d'oliva



Ingredienti

1 L DI LATTE FRESCO 
4 CUCCHIAI DI FARINA "00" SETACCIATA
6 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
1 PIZZICO DI NOCE MOSCATA GRATTUGIATA
1 PIZZICO DI SALE FINO

Occorrente
PENTOLE FONDO SPESSO
SETACCINO
FRUSTA MANUALE
GRATTUGIA

Per cominciare preparare tutti gli ingredienti nelle quantità richieste dalla ricetta, setacciare la farina, mettere il latte a scaldare a fuoco medio per qualche minuto (non deve bollire).

In una pentola versate l'olio e la farina amalgamate energicamente con la frusta, ponete la pentola sul fuoco basso e versate subito il latte caldo a filo sempre mescolando, aggiungete la noce moscata grattugiata e il pizzico di sale.
Fate cuocere a fuoco dolce finché non accenna a bollire, mescolando spesso.
Appena inizia a sobbollire attendete 1 - 2 minuti mescolando in continuazione e poi spegnete, la salsa è pronta quando vela il cucchiaio.


Consigli
Usate pentole con il fondo spesso o la salsa potrebbe bruciare sul fondo, nonostante mescoliate spesso e per lo stesso motivo non dovete alzare il fuoco in cottura.
Potete anche partire dal latte freddo, in questo caso fate scaldare l'amalgama di latte e farina qualche minuto sul fuoco, ma fate attenzione a non farla scurire troppo.
Se volete una salsa più consistente basterà farla sobbollire qualche minuto in più, senza esagerare perché una volta fredda tenderà a rapprendersi.
Usate un olio d'oliva dal sapore morbido e non invadente, io ho usato quello della Sabina Dop, per conservare il sapore delicato della besciamella.

martedì 14 gennaio 2014

Spaghetti al pomodoro.. pachino!

Piove, tempo grigio, ci vuole un po' di colore almeno nel piatto!
Noi foodblogger cerchiamo spesso nuove ricette, quelle non comuni, oppure reinventiamo quelle della tradizione per metterci qualcosa di nuovo, di nostro.. per sperimentare e per condividerne la buona riuscita o il fallimento totale. 
E si perchè non tutte le ciambelle escono con il buco!
Spesso la bravura sta nel far bene anche i piatti che sembrano semplici, quei piatti che tutto il mondo ci invidia e replica con dei risultati agghiaccianti a volte!
Oggi vi propongo un piatto che non manca mai nel menu del turista straniero, che viene in Italia per visitare la bellezza del nostro paese e apprezzarne il cibo, sto parlando della pasta al pomodoro.
In questo caso spaghetti con pomodori pachino, pomodori non freschi, ma di conserva, meglio se fatta in casa o al massimo acquistata al supermercato ma che sia di buona qualità.
In questo periodo utilizzo sempre passata e conserve di pomodoro, perchè non è decisamente stagione di pomodori, anche se possiamo trovarli ovunque di pessime o buona qualità.
Le materie prime sono fondamentali per ogni piatto, ecco da dove tutto parte, non mi stancherò mai di ripeterlo.
Un ottimo olio extravergine d'oliva, io ho utilizzato quello della Sabina Dop, un olio leggero, fruttato e dal colore giallo - verde con riflessi dorati, una buona pasta che tenga la cottura e per finire, se vi piace, del superbo Parmigiano Reggiano Dop.
Bastano pochi minuti per ottenere un piatto strepitoso, un evergreen della cucina Italiana!



Spaghetti al pomodoro pachino



Ingredienti 

per 2 persone

180 GR DI SPAGHETTI

250 GR DI CONSERVA DI POMODORI PACHINO
1/4 DI CIPOLLA BIANCA O GIALLA PICCOLA
1 SPICCHIO DI AGLIO IN CAMICIA
3 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
1 SALE FINO
SALE GROSSO
1 PIZZICO DI ZUCCHERO
BASILICO ESSICCATO o SURGELATO
ORIGANO ESSICCATO o SURGELATO
3 - 4 CUCCHIAI DI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO

Occorrente

PENTOLA
PADELLA
CUCCHIAIO DI LEGNO
GRATTUGIA
SCOLAPASTA

Per cominciare mettete una pentola con dell'acqua per lessare la pasta.

Sminuzzate finemente la cipolla e schiacciate (con la parte larga di un coltello grande) uno spicchio di aglio mantenendo la buccia (camicia appunto).

In una padella a fuoco medio basso versate: l'olio extra. d'oliva, la cipolla e l'aglio, fate andare per 4 - 5 minuti rimestando ogni tanto, poi togliete l'aglio.

Versate la conserva di pachino in padella, aggiungete qualche cucchiaio di acqua, il sale fino (mezzo cucchiaino abbondante aumentate poi, secondo i vostri gusti) un pizzico di zucchero, mezzo cucchiaino di basilico essiccato e un pizzico di origano essiccato, fate cuocere per 15 minuti rimestando ogni tanto, non alzate troppo il fuoco.
Appena l'acqua bolle, salate (sale grosso 1 cucchiaio abbondante, dipende da quanta acqua avete messo) e versate gli spaghetti, scolateli al dente (almeno un minuto prima di quelli segnati sulla confezione della pasta) senza privarli troppo dell'acqua che servirà per amalgamarli meglio, versateli nella padella col fuoco spento e rimestate bene.
Impiattate gli spaghetti, spolverate con parmigiano reggiano se vi piace o potete anche ometterlo, saranno buoni in ogni caso!


Consiglio

Lo stesso procedimento che ho usato per il condimento degli spaghetti può essere eseguito con i pomodori pelati, con pomodorini freschi e con la passata di pomodoro, facendo attenzione ai tempi di cottura che variano leggermente, non fate ritirare troppo il sugo del condimento.
Cercate di cuocere gli spaghetti in una pentola con abbondante acqua, evitate in ogni caso di scolare troppo la pasta, ne va della buona riuscita del piatto.


mercoledì 8 gennaio 2014

Crostata di frutta con crema alla vaniglia

L'anima vola... canta Elisa, non so' perché ma è proprio vero che "per farla volare basta solo un po' d'aria nuova".
Spesso è più facile di quello che immaginiamo, di come ce la raccontiamo.
E poi, se anche voi fate parte di quelle persone per cui essere semplici è complimento non da poco, potete capire quello di cui parlo.
Basta una bella passeggiata, una buona compagnia, qualche ora che ci regaliamo, una piccola cosa per far cambiare la giornata che spesso non è così semplice da gestire.
Qualche giorno fa, cena a casa di amici, avevamo comperato del buon vino ma nella  telefonata di rito, del giorno che precede l'invito, nella quale ci si accorda sugli orari e si fanno le domande dell'ultimo momento è venuta fuori la frase: "se poi a Laura va di fare un dolce!" richiesta più che esplicita, che sono stata felice di soddisfare.
Non conoscendo i gusti di tutti i commensali, sono andata sul sicuro, un classico e non ho sbagliato.
Crostata di fruttauna buona frolla ricoperta da una crema che sa di vaniglia quanto basta e della frutta fresca e colorata.
L'occhio l'ha soddisfatto subito e con mia gioia a fine serata, posso dire che è stato lo stesso per il palato!


Crostata di frutta con crema alla vaniglia




Ingredienti
per 10-12 persone

Frolla



300 GR DI FARINA (più un po' per stendere la pasta)
130 GR DI BURRO (più un po' per imburrare la teglia)
100 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
1 UOVO INTERO
2 TUORLI D'UOVO
4 GR DI LIEVITO VANIGLIATO (punta di un cucchiaino da caffè)
1/2 BACCA DI VANIGLIA BOURBON
1 PIZZICO DI SALE FINO

Crema pasticciera
400 GR DI LATTE INTERO FRESCO
200 GR DI PANNA FRESCA LIQUIDA
90 GR DI TUORLI
100 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
10 GR DI AMIDO DI MAIS
25 GR DI FARINA 00
1/2 BACCA DI VANIGLIA BOURBON o 1 CUCCHIAIO DI ESTRATTO DI VANIGLIA

Per la finitura
1 CONFEZIONE DI MORE
1 DI RIBES ROSSI
1 DI LAMPONI
2 BANANE
4 KIWI
1 BUSTINA DI GELATINA IN POLVERE (Tortagel Paneangeli)

Occorrente 
STAMPO PER TORTE cm 30 
MATTARELLO
PENTOLINO
SBATTITORE
FRUSTA MANUALE
RECIPIENTE
SETACCIO
PELLICOLA
CARTA DA FORNO
SALE GROSSO 300 GR o LEGUMI SECCHI

Per cominciare pesate tutti gli ingredienti, in un recipiente setacciate la farina che utilizzerete per la frolla, insieme al lievito e ai semi di mezza bacca di vaniglia, ottenuti incidendo la bacca nel senso della lunghezza e raschiandoli via con un coltello.
Lavate i frutti di bosco, immergeteli in una bacinella con acqua e poi metteteli ad asciugare bene, magari su fogli di carta assorbente.
Rompete i tuorli e l'uovo intero in una cocotte o in un bicchiere e sbatteteli leggermente con una forchetta.

Frolla
Versate nel recipiente con la farina appena setacciata, un pizzico di sale fino, lo zucchero, il burro a dadini e iniziate a impastare con la punta delle dita velocemente per qualche minuto, poi aggiungete le uova ed amalgamate tutto, cercando di non lavorare troppo l'impasto o si scalderà.
Una volta ottenuta una pasta omogenea e compatta, fate un panetto avvolgetelo nella pellicola e riponetelo in frigo per 30 minuti.
Intanto accendete il forno a 180°gradi.
Tirate fuori la pasta per la frolla, mettetela su un piano leggermente infarinato e stendetela con un mattarello dandole la forma tonda, spessa 1 centimetro.
Imburrate la teglia, mettete la sfoglia di frolla, bucherellate la pasta con i rebbi di una forchetta, ricoprite la pasta un foglio di carta forno e versate sopra dei legumi secchi o del sale grosso distribuendoli uniformemente su tutta la superficie, per evitare che si formino bolle in cottura.
Infornate a 180°gradi per 20-25 minuti.
La frolla deve rimanere piuttosto chiara, solo i bordi devono dorare leggermente.
Sfornate, togliete il foglio di carta con il peso, lasciate raffreddare bene (almeno 2 ore) prima di sformare la crostata.

Crema pasticciera
Montate con lo sbattitore i tuorli con lo zucchero semolato e i semi di mezza bacca di vaniglia, fino ad ottenere un composto chiaro e omogeneo, aggiungete la farina e l'amido di mais setacciati, miscelate bene.
Mettete la bacca di vaniglia priva dei semi nel pentolino con il latte e la panna ed accendete il fuoco.
Quando il latte e la panna accennano a bollire, togliete dal fuoco eliminate la bacca di vaniglia e versate il liquido a filo sul composto di uova e farine, mescolate con la frusta manuale e mettete tutto sul fuoco continuando a mescolare, fate rapprendere la crema 1 minuto da quando il composto accenna a bollire, poi spegnete il fuoco e versate tutto in un altro recipiente, altrimenti nel pentolino la crema continuerà a cuocere e mettete sopra un foglio di carta forno.
Fate raffreddare almeno 1 ora.

Finitura
Preparate la gelatina, seguendo le istruzione indicate sulla confezione.
Sbucciate le banane, i kiwi e fateli a fettine spesse mezzo centimetro.
Versate la crema oramai fredda nel guscio di frolla, aggiungete la frutta (compresi i frutti di bosco) decorando come più vi piace, e poi versate la gelatina sopra con un cucchiaio.
Mettete in frigo per almeno 2 ore prima di consumarla.

Crostata di frutta con crema alla vaniglia

Consigli
Vi suggerisco di cuocere la frolla il giorno prima e di conservarla in una tortiera ma non avvolgerla nella pellicola o nella plastica altrimenti tenderà ad ammorbidirsi.
Lavate delicatamente i frutti di bosco, mai sotto il getto d'acqua diretto o si rovineranno.
Per la crema utilizzate un pentolino con fondo spesso, la cottura è lenta e si eviterà che la crema si bruci sul fondo.
La gelatina serve per dare un aspetto migliore alla crostata, ma soprattutto evita che si annerisca la frutta in special modo quella affettata.

Note

La crema pasticciera segue la ricetta di Luca Montersino presente nel libro "Peccati di gola", con qualche piccola modifica nelle quantità degli ingredienti.


venerdì 20 dicembre 2013

Buon Natale!

Meno 5!
Avrei voluto farvi gli auguri, prima delle feste di Natale, con un piatto nuovo magari un dolce avevo diverse idee in testa, ma non ho potuto fare quello che avevo in mente.
Capita spesso di avere progetti, di avere in mente delle cose che poi non si realizzano, ma non per questo dobbiamo demordere.
Non ho mai fatto grandi progetti soprattutto a lungo termine, la vita mi ha "suggerito" presto che non tutto dipende da noi, ma questo non è un buon motivo per non avere in mente qualcosa da realizzare!
Bisogna trovare un compromesso, avere un'idea, tentare di realizzarla e se vi riesce imparate a godervi il traguardo raggiunto, se al contrario non riuscite, trovate un alternativa.. quella che vi soddisfa di più.
La ricetta di questo post è dello scorso anno, mini panettoni di pasta brioche, un'alternativa alla laboriosa ricetta home made del panettone, qualcosa di genuino, fatto da voi, da offrire ai vostri ospiti, alla vostra famiglia oppure un segna posto per la vostra tavola Natalizia!
Auguro a tutti un Felice Natale e un buon Anno Nuovo, lo auguro soprattutto a tutte le donne che cucinano, perchè diciamo la verità, i grandi chef stellati sono quasi tutti uomini ma a cucinare tutti i giorni di tutto l'anno e a tentare di inventare e creare qualcosa di nuovo da portare in tavola sono soprattutto le donne.
Allora vi giro l'augurio che ho inviato a tutte le donne della mia vita amiche, cugine, sorelle, colleghe o semplicemente donne che stimo:
"Buon Natale a tutte!
Ma proprio a tutte..
A quelle che hanno avuto un anno buono, a quelle che hanno avuto un anno horribilis, a quelle che.. l'anno è passato e non se ne sono nemmeno accorte!
A tutte quelle che hanno programmato minuziosamente i prossimi giorni di ferie o alle confuse, che non sanno e non vogliono sapere cosa faranno.
A tutte queste donne che corrono, cercando di fare bene o a quelle che si sono fermate, a tutte quelle che non mollano e che spesso, anche se non sempre, hanno tutti i santi motivi per essere stressate.
Alle incoerenti, alle coerenti e a tutte quelle che amano ed hanno rispetto per tutte le altre donne.
Vi auguro un felice Natale .. un Natale Bello, da passare con tutte le persone a cui tenete davvero e soprattutto un buon Anno Nuovo!"
Laura



Mini panettoni di pasta brioche




Mini panettoni di pasta brioche



La ricetta la trovate qui



martedì 17 dicembre 2013

Croccante alle mandorle cadeaux di Natale

Meno 8!
Il conto alla rovescia verso il Natale continua ed ora è visibile soprattutto in strada, nei negozi, negli uffici e ai bancomat.
Un periodo di bancomatti!
Ieri ho girato per mezz'ora prima di trovare un bancomat che funzionasse o che avesse ancora del contante da dare, file chilometriche di persone smarrite e l'unico bancomat che ho trovato voleva erogare l'importo che "diceva" lui.
Roba da pazzi!
Ad ogni modo, mentre gli altri anni a quest'ora ero riuscita a concludere la corsa al regalo, quest'anno per una serie di cose è stato impossibile e l'idea di mettermi in moto ora mi pare una vera follia.
Qualcosa intanto sono riuscita a farlo, dei piccoli cadeaux commestibili come per esempio quelli che vi mostro oggi: croccante alle mandorle.
Ci vuole pochissimo tempo ma si può ottenere un ottimo risultato e con un po' di carta e nastri colorati ecco dei regali preziosi perchè non solo sono buoni, ma sono fatti con amore.


Croccante alle mandorle cadeaux di Natale





















Ingredienti

3 - 4 stecche di croccante

350 GR DI MANDORLE PELATE DOLCI

400 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
1 CUCCHIAIO DI SUCCO DI LIMONE
1/2 LIMONE 
1 CUCCHIAIO DI OLIO DI SEMI

Occorrente

PENTOLA DAL FONDO SPESSO
TEGLIA 
CUCCHIAIO DI LEGNO
CARTA DA FORNO 
SPATOLA O COLTELLO LUNGO

Per cominciare pesate tutti gli ingredienti.

Accendete il forno a 180°gradi.

Versate il succo di limone e lo zucchero nella pentola e ponetela sul fuoco che dovrà essere basso, mescolate di tanto in tanto (con un cucchiaio di legno) e lasciate cuocere fino a che lo zucchero non si scioglie.

Intanto in una teglia rivestita di carta da forno versate le mandorle e mettetetele in forno caldo per 3 - 4 minuti massimo, devono asciugarsi ma non tostarsi, quindi non devono scurirsi.
Una volta terminata questa operazione: una parte di mandorle tritatele grossolanamente con un coltello e le altre lasciatele intere.
Non appena lo zucchero si sarà sciolto ed avrà assunto il tipico color caramello, quindi ambrato ma non troppo scuro, versate le mandorle mescolate velocemente e versate tutto su un piano (resistente al calore o una teglia) rivestito di carta da forno.
Livellate il croccante con un coltello o spatola (unto di olio di girasole) e poi passateci metà del limone dalla parte piatta (ma senza spremerlo) sempre per livellare la superficie.
Il croccante tende a solidificarsi velocemente, dopo qualche minuto sollevate un lembo e se vedete che è morbido e compatto ma non ancora solidificato del tutto quello è il momento per tagliarlo a vostro piacimento, nella forma che preferite, io l'ho tagliato in stecche.
Fatto il taglio, lasciate indurire il croccante e poi impacchettate come gradite e non dimenticate di assaggiarne subito un pezzo!

Croccante alle mandorle cadeaux di Natale








venerdì 13 dicembre 2013

Bignè di Luca Montersino con panna e topping al cioccolato

Meno 12!
Mancano 12 giorni a Natale, non sono tra coloro che fanno il conto alla rovescia, almeno non più da un bel po' di tempo, ma guardando il calendario è balzato agli occhi che il passo è breve alla notte della natività.
Natale è soprattutto, non per tutti fortunatamente, il periodo in cui essere più buoni ma poi passate le feste tutto torna come prima, il periodo delle vacanze dei bambini che non sai a chi lasciare se hai la fortuna di lavorare, il periodo del traffico impazzito, del regalo anche piccolo perché basta il pensiero e poi un sacco di questi "pensieri" vengono cestinati o riciclati, ma soprattutto il periodo delle grandi scorpacciate di cibo che avevamo meditato di evitare.
L'aria natalizia si percepisce dalle vetrine, dalle luci ad intermittenza che decorano la città, ma per il resto il periodo non è buono per gli italiani e non solo per loro.
Non ho idee da darvi su come ritrovare lo spirito natalizio, ognuno di noi lo può cercare dentro di sé e se lo trova, può regalarlo agli altri forse questo sarebbe un bel dono.
Però posso dirvi che ci sono delle piccole cose che ci possono aiutare a stare meglio e condividerle con gli altri è una bella cosa.
E visto che questo è un blog soprattutto di cucina, oggi vi propongo un dolce!
Cucino dolci per distrarmi per riconciliarmi con il mondo e non sempre, ma spesso funziona.
Un dolce mette allegria e chi non ha bisogno di un sorriso in più?
Questa ricetta sembra complicata ma è molto semplice e regala un grandi soddisfazioni a occhi e palato.
Bignè farciti con panna e finitura di topping al cioccolato.
La ricetta dei bignè lo presa dal libro "Peccati di gola" di Luca Montersino mentre il topping al cioccolato è una mia ricetta, ma potete trovare questa salsa al cioccolato su qualsiasi ripiano del supermercato già pronta.
I bigné sono fatti di pasta choux (dal francese cavoli) proprio per la forma che assume in cottura questa pasta, ricorda proprio un cavolo verza, è una pasta dal sapore neutro che può essere utilizzata per preparazioni dolci o salate.
Il bigné, per chi non li avesse mai sperimentati, vengono cotti in due fasi ma con tempi di cottura brevi: una prima volta sul fuoco in un pentolino dove verserete gli ingredienti(acqua, burro, uova, farina) e una volta ottenuto un composto liscio ed omogeneo, una seconda volta in forno oppure fritti in olio caldo.
Ci sono diverse ricette e proporzioni fatte tra la quantità di ingredienti impiegati per ottenere diverse consistenze di pasta choux, si può sostiture l'acqua con il latte totalmente o parzialmente, ridurre la quantità di burro o di uova, ma per far questo ci vuole un po' di esperienza o qualche dritta come quelle che Montersino mette nel suo libro, io ho rispettato la ricetta di base che lui indica, senza operare variazioni negli ingredienti.
Ad ogni modo con circa 30 minuti circa di lavoro (più un ora per il raffreddamento del bignè) potrete ottenere un dessert buono, goloso e scenografico!


Bignè di Luca Montersino con panna e topping al cioccolato


























Ingredienti
30 bignè

185 G DI ACQUA

165 G DI BURRO (per me Lurpak) più un po' per la teglia
175 G DI FARINA 00
25 G DI LATTE INTERO FRESCO
270 G DI UOVA INTERE FRESCHE
UN PIZZICO DI SALE FINO

Finitura

250 ML DI PANNA FRESCA
200 GR TOPPING AL CIOCCOLATO
100 GR DI ZUCCHERO A VELO

Occorrente

TEGLIA o PLACCA DA FORNO
SBATTITORE o PLANETARIA
PENTOLINO CON FONDO SPESSO
SACÂPOCHE 
SETACCIO
STECCHINO

Per cominciare pesate tutti gli ingredienti e setacciate la farina.

Accendete il forno a 220°gradi.

Versate l'acqua, il burro, il latte e il pizzico di sale, in un pentolino e lasciante andare a fuoco medio fino a quando il burro non sarà completamente sciolto, poi versate la farina tutta insieme, mescolate energicamente fino a che la pasta non si rapprende e si stacca dal pentolino.

Spegnete il fuoco e aggiungete le uova un po' alla volta sempre mescolando fino a quando il composto non avrà assorbito le uova ed avrà una consistenza simile a quella della crema pasticciera ma un pochino più densa.

Trasferite il composto nella sacâpoche (tasca da pasticcere) con bocchetta liscia, imburrate una teglia da forno e formate delle palline di circa 3 centimetri distanziandole di circa 3-4 centimetri una dall'altra.

Infornate a 220°gradi per 12 - 13 minuti circa, fino a che i bigné non si gonfiano e si dorano in superficie.
Tirateli fuori e lasciateli raffreddare e intanto montate la panna.

Quando i bignè saranno ben freddi, praticate sotto al bignè un piccolo foro con uno stecchino, per facilitare la farcitura che verrà effettuata riempiendo di panna montata una tasca da pasticciere (bocchetta liscia piccola).

Dopo aver farcito i bignè, deponetene due o tre su di un piatto, spolverate con zucchero a velo e versate sopra il topping al cioccolato.
Pronti per l'assaggio?





Consigli
Montersino suggerisce: di trasferire la pasta choux in una planetaria con gancio a foglia e poi aggiungere le uova, questo rende l'impasto più liscio ma io ho omesso questo passaggio ed il risultato è stato ottimo.
Non usate carta da forno per la placca su cui mettete i bignè, meglio imburrare la teglia così l'impasto rimarrà aderente al fondo e si gonfierà in altezza.


martedì 3 dicembre 2013

Jule Risengrød shot.. budino di riso e panna made in Danimarca

Uno due tre, prova!
Non sto tarando un microfono, sto sperimentando.. in cucina ovviamente!
E quanto mi piace provare ricette nuove, trovare l'ingrediente irreperibile, ma soprattutto amo le ricette che con ingredienti semplici riescono a realizzare qualcosa di ottimo ed inaspettato.
E' il caso dello Jule Risengrød che altro non è che un budino di riso, latte, al profumo di vaniglia a cui viene aggiunta panna montata, mandorle e decorato con delle ciliegie sciroppate.
Questo dessert arriva dalla Danimarca ed è tipico del periodo Natalizio, un tempo era servito prima della portata principale e all'interno del budino viene nascosta una mandorla intera e chi la trova, vince un maialino di Marzapane simbolo di fortuna.
Un po' di questo dolce per tradizione va lasciato al folletto dispettoso che "abita" le soffitte Danesi e fa scherzi agli abitanti della casa, bambini soprattutto.
Questa ricetta arriva da un "Sale e Pepe" di qualche anno fa, io ho dimezzato le dosi, facendo qualche aggiustamento ma soprattutto ho omesso le mandorle perchè lo volevo meno dolce ed ho usato le amarene invece delle ciliegie.
Insomma un Jule Risengrød a modo mio!
Ho pensato di metterlo in mini bicchierini ... budini in shot, perfetti per concludere una cena senza appesantire, oppure per un buffet con amici.
L'amido del riso fa da addensante e dà cremosità al budino, la panna montata incorporando aria lo rende spumoso e l'amarena con la punta di acidità completa il tutto.
Un dolce semplice da realizzare, d'effetto e molto molto buono!


Jule Risengrød shot.. budino di riso e panna made in Danimarca





Ingredienti
per 10 bicchierini di budino

250 GR DI LATTE FRESCO
50 GR DI ACQUA
180 GR DI PANNA FRESCA 
40 GR DI RISO ARBORIO
15 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
1/2 BACCELLO DI VANIGLIA BOURBON
10 AMARENE SCIROPPATE

Occorrente
PENTOLINO CON FONDO SPESSO
SBATTITORE
BICCHIERINI
FRUSTA MANUALE

Per cominciare pesiamo tutti gli ingredienti e pratichiamo un taglio al baccello di vaniglia nel senso della lunghezza.

In un pentolino dal fondo spesso versate l'acqua e quando raggiunge il bollore versate il riso, fate cuocere a fuoco medio fino a che l'acqua non è evaporata, mescolate di tanto in tanto.
Aggiungete quindi il latte, il mezzo baccello di vaniglia, abbassate il fuoco al minimo e fate cuocere finchè il latte non sarà stato completamente assorbito dal riso (circa 30 minuti), mescolate ogni tanto.
Una volta pronto, spegnete il fuoco e aggiungete lo zucchero, mescolate qualche minuto e poi lasciate raffreddare il composto.
Intanto montate la panna ed incorporatela poco alla volta al riso freddo con la frusta manuale, con movimenti dal basso verso l'alto.
Versate il composto nei bicchierini e decorate con l'amarena ed un cucchiaino di sciroppo.
Mettete in frigorifero un paio d'ore e servite i budini freddi!
Semplici e buonissimi.


Jule Risengrød shot.. budino di riso e panna made in Danimarca




Note
Non utilizzate il riso parboiled che rilascia pochissimo amido che invece serve al budino per dare la cremosità.
Se volete rispettare la ricetta Danese, potete aggiungere al budino le mandorle, circa 20 gr di mandorle pelate, tostate e tritate, dopo aver aggiunto lo zucchero.
Inoltre se non vi piace il profumo della vaniglia, potete aggiungere della zest di buccia di mezzo limone, senza esagerare.
Se non avete le amarene o le ciliegie sciroppate, potete usare una salsa di ribes o lamponi.